I luoghi del nostro territorio

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Le gole della Garavina, uno degli itinerari naturalistici più suggestivi. Il corso dell'acqua cosituisce il sentiero da seguire.  Addentrandosi nella gola, cascate di gocce, brillanti in controluce, piovono dalle pareti e si confondono con la vegetazione fatta in gran parte dai muschi  che sono addossati alle pareti e che sembrano ricoperti da perle di rugiada. Qui, le acque scatenano la propria forza, precipitando ed urtando sul fondo dell'abisso. In pochi minuti ci si addentra nel mondo irreale fatto di rocce levigate e sinuose che si offrono in tutta la loro bellezza in un crescendo di emozioni. Sul fondo della Gola lo spettacolo che si presenta è senz'altro superiore alle aspettative, una scena grandiosa: pareti verticali che man mano si restringono, avanzando, il cielo scompare tra le rocce e il verde fogliame dei lecci, che si protendono nel vuoto.

Terranova di Pollino offre uno scenario particolare in ogni suo angolo, per le vie del corso e per i vicoli è possibile osservare scorci e panorami che tolgono il fiato. A circa tre Km dal paese si trova un altro dei luoghi più affascinanti del paese, il santuraio della Madonna della Pietà. Qui c'è una chiesetta circandata da querce secolari. 

Altri luoghi da visitare e dove ci può immergere nella natura e godere delle sue bellezze sono Acquatremola e Lago Duglia, che sono  delle aree attrezzate. 

La sorgente Catusa è un vero santuario naturale. Come ci si inoltra nel bosco abbandonando la strada forestale, si staglia nella sua imponenza questo incantato e un po' nascosto angolo di bosco, in un'atmosfera fiabesca... Enormi massi a forma di altare sembrano accatastati l' uno sull'altro, come gradini di un tempio sacro le cui "colonne" sono invece rappresentate dai possenti faggi secolari, alti, enormi e slanciati verso il cielo. E alla base delle rocce, al centro, ecco sgorgare le acque limpide della sorgente Catusa. A qualche centinaia di metri dalla sorgente si erge Timpa Vitelli in cui desta particolare interesse la così detta "Grotta dei briganti", un luogo mitico per eccellenza ed estremamente suggestivo, sulle cui pareti sono stati rinvenuti incisi, i nomi e le date di coloro che vi trovarono rifugio e la scritta  "1856 SE PIGLIA DE.... DI DINARI". L'ambiente naturale   e che secondo la tradizione orale popolare nasconde ancora l'inestimabile tesoro, frutto delle razzie effettuate nel corso degli anni. In questa località secondo le fonti venne commesso nel 1865 l'ultimo cruento reato della banda, l'uccisione di due pastori sospettati di tradimento; dopo poco tempo, nel Novembre dello stesso anno tutti i componenti della stessa compreso Antonio Franco, vennero catturati a Lagonegro e dopo un rapido processo, fucilati sul Colle di Montereale a Potenza il 31 Dicembre 1865.   

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